SOSSANO

LA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE ARCANGELO

Sole e luna illuminano Sossano    (Video a cura di Hubert Comparin)

COSTRUZIONE

La chiesa parrocchiale di Sossano, una delle più grandi del basso vicentino, è dedicata a San Michele Arcangelo. È stata costruita a partire dal 1860, su progetto dell’ingegnere Sebastiano Gazzetta, in quanto la chiesa originaria, situata sul colle, era ormai in pessime condizioni e il tetto era crollato.
La dimensione non convenzionale fu voluta proprio dall’ingegnere Sebastiano Gazzetta, notoriamente anticlericale, che per ostacolarne la costruzione ideò un edificio che andava molto oltre le possibilità finanziarie del paese. Ciò nonostante, dopo solo otto anni i cittadini riuscirono ugualmente a portare a termine l’imponente opera, grazie al loro generoso e provvidenziale contributo.
La prima pietra dell’attuale parrocchiale venne posta nel luglio del 1874; i lavori furono ultimati nel gennaio del 1882.
Tuttavia, per vederla nel suo attuale aspetto si è dovuto attendere fino al 1946, quando fu completata la facciata con il grande portico sorretto dal colonnato di ordine corinzio in pietra bianca e la scalinata. A quell’epoca il parroco di Sossano era Mons. Pietro Mistrorigo, nominato poi Vescovo di Treviso da Papa Pio XII il 9 Marzo 1955.

DESCRIZIONE

La facciata neoclassica, scandita da sei lesene corinzie che sorreggono il timpano, presenta due nicchie accanto al portale e una centrale sopra di esso, tutte e tre ospitanti statue, ed è anticipata dal portico, che presenta delle colonne, anch’esse di ordine corinzio.
L’interno è ad un’unica navata sulla quale s’aprono sei cappelle laterali; l’aula termina con un ampio presbiterio rialzato di tre gradini e a sua volta chiuso dall’abside semicircolare, che ospita un prezioso organo Pugina del 1908, recentemente restaurato. Il soffitto a volta dell’aula è in buona parte occupato da un grande affresco con rappresentato il paradiso.
Su una delle cappelle sono custodite le reliquie di S.Teobaldo, vissuto a Sossano negli ultimi anni della sua esistenza terrena, presso l’eremo situato e ancora visitabile in via Saianega, ove si era insediato e aveva accolto alcuni discepoli.
Dai fianchi del presbiterio si accede rispettivamente alla sacrestia sul lato sinistro e a una cappella alla cappella dedicata alla Vergine Maria sul lato destro, utilizzata principalmente per le funzioni feriali, quando l’afflusso dei fedeli è minore e la grande aula di quasi 650 metri quadrati risulta eccessivamente dispersiva, oppure nei momenti di preghiera o nelle occasioni di esposizione dell’Altissimo.
Opere di pregio qui conservate sono lo splendido tabernacolo, realizzato da Giorgio Massari con statue e rilievi del Morlaiter, fra cui un medaglione in marmo carrarese, proveniente dall’altare maggiore di San Michele vecchio, in cui è scolpita la figura di San Michele che calpesta Satana, e la raffigurazione di Cristo morto, scolpita da Niccolò da Venezia per festeggiare la fine della peste del 1428.
Il campanile, come la chiesa, è di dimensioni ragguardevoli: coi suoi 72,5 metri di altezza, è il più alto del basso vicentino. Fu iniziato nel 1915 su disegno di Gerardo Marchioro e completato nel 1938; la costruzione, interrotta durante la prima guerra mondiale, venne ripresa nel 1923 su progetto di Arrigo Rigoletti e Ferruccio Chemello.

Attorno alla chiesa maggiore si trovano i fabbricati dove si svolgono le principali attività legate alla parrocchia: a sinistra della chiesa è situata la canonica, mentre sul lato destro si trovano l’oratorio che ospita il Centro Giovanile “NOI” e la scuola materna “S. Cuore”. Dietro all’oratorio si sviluppano il “campetto” da calcio e il campo da basket, utilizzati per le attività ludiche dei ragazzi.

ALTRI EDIFICI SACRI DEL CAPOLUOGO

CHIESETTA DELL’OLMO

La chiesetta dell’Olmo -o della Beata Vergine dell’aiuto- sorge in corrispondenza dell’antico olmo, che designava il centro urbano fin dall’epoca romana. Fu eretta nelle forme attuali dall’architetto veneziano Giorgio Massari, che tra il 1727 e il 1734 costruì il tempietto ottagonale a pianta centrale, raffigurante la tradizione rinascimentale del tempio di Gerusalemme.
Di particolare pregio è il campaniletto a vela, elegantemente curvilineo, che costituisce uno dei particolari più intensamente poetici dell’edificio.
Nel luminoso e suggestivo interno, i raffinati ferri battuti e gli elegantissimi altari riportano il gusto del Massari per i motivi ornamentali ben lavorati, i materiali preziosi e gli effetti di luce.
L’immagine della Madonna dell’Aiuto, incastonata nel rilievo dell’altare maggiore, è una copia seicentesca della Maria Hilfe di Lucas Cranach, conservata nella cattedrale di Innsbruck. Di qualità sono la pala d’altare di Sant’Antonio da Padova, di scuola bolognese, e la pala di San Filippo Neri.

CIMITERO DI SOSSANO

Sorto là ove si collocava la rocca di età romana, era collegato al borgo da un’ampia gradinata, di cui restano solo alcune tracce. A sinistra dell’ingresso principale è visibile ciò che resta del castello di Santa Giustina, con i due possenti bastioni dell’originaria cinta pentagonale, e la “torresina” romana.
Sopravvivono anche la chiesetta di San Michele vecchio, in stile gotico fiorito, e il suggestivo campanile, con una cella campanaria con cuspide in cotto, databile al 1600.

EREMO DI SAN TEOBALDO:

L’oratorio e la chiesetta dedicati ai Santi Ubaldo e Teobaldo, costruiti nel Settecento, sorgono nella località detta Sajanega. Nel X-XI secolo, in quei luoghi fiorì una intensa vita eremitica e vi soggiornò San Romualdo, che qui fondò un eremo, dove tra il 1037 e il 1066 visse e morì il santo francese Teobaldo, eremita e confessore. Sotto la mensa dell’altare vi è un’arca di marmo che viene identificata con quella su cui era solito dormire San Teobaldo.
fonti: fonti locali – Wikipedia – documento “Sossano Storia ed Arte” reperibile sul sito della Regione Veneto

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ATTIVITA’ PRINCIPALI:

CIRCOLO “NOI”

Gruppo Capitelli

Servizio LETTORI:
CORO BARBIERI BRUNA
CORO GIOVANI
CORALE PARROCCHIALE

 

Scuola dell’infanzia “Sacro Cuore”

Cinema Aurora Sossano