- La Chiesa parrocchiale e il campanile
- Altar maggiore e organo
- Navata e presbiterio della chiesa
- Sacristia della chiesa parrocchiale
- Battistero della chiesa parrochiale
- Sala della Comunità
VITA DELLA COMUNITA’
ambito LITURGIA:
- Schola Cantorum, per il servizio liturgico della S. Messa domenicale
- Gruppo Canto Giovanile, che anima solitamente la S. Messa del sabato sera
- Gruppo lettori
- Chierichetti
ambito CARITA’:
- Caritas parrocchiale
- Mercatino equo e solidale
ambito ANNUNCIO:
- Catechismo dei ragazzi
ambito CULTURALE – SOCIALE
- Gruppo “Canto Stella”
- Circolo NOI
- “El Filò”, gruppo che coinvolge numerosi anziani del paese
- Gruppo teatro per le classi elementari e il neonato gruppo teatro adulti
- Gruppo presepio
LA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA NASCENTE
Via Roma 17 – cap 36020 – Albettone (VI) – email: albettone@parrocchia.vicenza.it;
telefono parroci: 0444885221 / 0444874028
L’intitolazione della chiesa alla Natività della Vergine risale al XV° secolo, attribuita a un dificio di culto preesistente. L’attuale chiesa parrocchiale è stata aperta al culto il 19 Gennaio 1871 e solennemente consacrata dal vescovo di Vicenza mons. Rodolfi il 23 settembre 1923;è ad un’unica navata, in stile lombardesco, e al suo interno conserva quattro pregevoli altari di cui il più importante, quello di Maria Bambina, attribuito ad Orazio Marinali e proveniente dalla chiesa vicentina di S. Maria degli Angeli, oggi scomparsa.
Degno di nota pure il maestoso Organo meccanico costruito nel 1901 dai maestri organari f.lli Zordan di Cogollo del Cengio e restaurato in occasione del centenario nell’anno 2001. Il 19 Settembre 2021 in occasione del centocinquantesimo dell’apertura al culto è stato edito a cura del prof. Giuliano Gambin un volume dal titolo “ALBETTONE – S.MARIA NASCENTE, UNA CHIESA TRA PASSATO E PRESENTE”
CENNI STORICI SULLA CHIESA E GLI ALTRI EDIFICI PARROCCHIALI
L’attuale chiesa dedicata alla Natività di Maria non corrisponde alla primitiva chiesa parrocchiale; il primo e più antico edificio dedicato a S. Eleuterio si trovava , stando ai dati cartografici, sulla sommità del colle denominato ancor oggi “Castellaro”, nome che deriva dalla presenza di un castello che ivi era costruito e purtroppo andato distrutto durante le periodiche guerre tra Vicenza e Padova tra il XIII° e XVI° secolo. L’intitolazione della chiesa alla Natività della Vergine è dunque da far risalire al XV° secolo, quando venne costruita sul sito dell’attuale la primitiva chiesa di S. Maria Nascente con orientamento est-ovest; nel 1865 però, l’accresciuta popolazione e le precarie condizioni della vecchia parrocchiale portarono i parrocchiani di allora a pensare di ingrandire l’edificio ma, sotto la guida del parroco don Pietro dall’Olmo si decise di demolire la piccola e vetusta fabbrica per far posto ad una nuova e più ampia, con orientamento nord-sud e facciata rivolta quindi verso la vallata circostante.
Oltre alla chiesa fanno parte del complesso delle opere parrocchiali l’antica canonica, oggi sede dell’Oratorio NOI di Albettone e Lovertino e delle classi del catechismo e la sala polifunzionale PIO XI, sulla quale val la pena spendere qualche riga. L’edificio risale infatti al 1930 quando, nell’Agosto di quell’anno, il parroco di allora don Marco Maraschin decise di acquistare la casa dell’ex sacrestano adiacente la chiesa per costruire un “locale più ampio per le adunanze” come venne definito allora L’ampia sala, di 8×16 metri, funse per molti anni come palcoscenico per gli spettacoli della locale filodrammatica e per la proiezione dei primi spettacoli cinematografici. Divenuta durante la seconda guerra mondiale magazzino di viveri e zucchero, fu quasi completamente distrutta da un furioso incendio appiccato dalle truppe tedesche in ritirata; i parroci che succedettero a don Maraschin , in primis il suo successore don Luigi Pizzolato, molto si adoperarono per la ricostruzione prima e il mantenimento poi della struttura, che divenne anche discoteca degli anni ‘80 e punto di ritrovo per numerosi giovani della zona, anche di parrocchie limitrofe. Al 2010 risale l’ultimo importante restauro : sotto l’impulso del parroco don Pietro Giuriato a struttura , pur conservando l’originaria fisionomia, è stata resa moderna e funzionale, nonché rispondente agli standard e alle normative di legge; viene utilizzata dai vari gruppi parrocchiali quali “Il Filò”, i gruppi di catechismo, i gruppi giovanili ed è sede delle riunioni del Consiglio Pastorale Unitario. Su richiesta viene concessa a privati e imprenditori locali per periodiche riunioni.
Appartengono alla parrocchia anche due chiesette-oratorio dislocate in punti diversi del territorio comunale.
CHIESETTA DEI SS.FILIPPO E GIACOMO
L’oratorio dedicato ai SS. Filippo e Giacomo fa parte del complesso di Villa Campiglia Negri de’ Salvi , antica dimora nobiliare e sede fino a pochi anni fa del municipio, edificio di notevole valore artistico che spicca tra i luoghi d’interesse del comune di Albettone . Esso risale al secolo XIII°, quando vi era annesso un ospizio per l’accoglienza dei pellegrini e dei malati gestito dai religiosi benedettini e poi degli “umiliati”. Nel quattrocento , all’epoca della costruzione della villa,, la chiesetta venne incorporata nella grande residenza, comunicante con le ali laterali della costruzione .L’edificio è costituito da quattro corpi addossati di diverse dimensioni, di cui il principale è costituito dalla chiesa che si presenta come un’unica aula rettangolare rivolta sulla pubblica via con pareti decorate a motivi geometrici e volta stellata; di grande pregio l’altare addossato alla parete che guarda ad oriente, dove si custodisce una pala raffigurante ai lati i santi Filippo e Giacomo con al centro la Vergine con bambino tenuto sul grembo. Alla destra dell’ingresso si trova una cappella a pianta ottagonale che custodisce le spoglie di alcuni componenti della famiglia Negri de’Salvi. La chiesetta fu donata alla parrocchia dagli ultimi proprietari eredi Michelazzo nel 1971.
CHIESA DI S.MICHELE DI LOVOLO
L’antica chiesa di S.Michele Arcangelo si trova lungo la strada che collega Lovolo ad Albettone ; era un tempo di proprietà della nobile famiglia Hellmann, proprietaria della vicina e omonima villa e fu donata alla parrocchia dagli stessi proprietari con regolare atto notarile nel 1965 ; si compone di un’aula unica, con soffitto a capriate lignee a vista e cotto, in origine coperto da controsoffitto incannucciato e gesso intonacato. Apparentemente spoglio nelle decorazioni, il sacro edificio presenta lungo tutte le pareti un pregevole ciclo pittorico ad affresco purtroppo coperto da un pesante strato di intonaco di epoca recente; di particolare interesse sono : l’altare laterale, composto da tre statue di squisita fattura- la cui paternità viene attribuita da alcuni critici alla bottega del Marinali- rappresentanti la Madonna con Bambino tra Giovanni Battista e Giovanni Evangelista; l’altare situato nel presbiterio, posto in posizione leggermente sopraelevata, in pietra di Nanto con raffinati motivi floreali. In esso trova posto la pala raffigurante S. Michele Arcangelo che uccide il drago, di pregevole fattura ma di autore ignoto; ai lati dell’altare due aperture conducono ad un vano che un tempo fungeva da sacrestia, dove si trovano altresì le corde per suonare le campane poste nella cella campanaria che si eleva al di sopra del tetto .L’edificio si presenta purtroppo in precarie condizioni e abbisognerebbe di un accurato restauro.